L’asino e il contadino (P. Coelho)
"Un giorno l'asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore. Il contadino era straziato dai lamenti dell'asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori ma, dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l'asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla, e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo. Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l'asino rimase quieto. Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra. Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide, L'asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo. Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino l'asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice."
A questo punto, ho pensato: ma allora qualcosa di carino è riuscito a scriverlo anche Coelho? Poveretto, voglio dire, almeno venti venticinque euro di quel che ha guadagnato nella sua vita saranno stati meritati.
No. Perché il prolifico mercante di sillabe, preoccupato che forse qualche oloturia fra le meno dotate non fosse arrivata a cogliere il prezioso messaggio adombrato dalla metafora, si sente in dovere di procedere ad una pedissequa esegesi delle profonde allegorie filosofiche, esibendo tutto il paziente sussiego del milionario che ha capito quanto siano importanti i milioni.
"Quando la vita ci affonda in pozzi neri e profondi, il segreto per uscire più forti dal pozzo é scuoterci la terra di dosso e fare un passo verso l'alto. Ognuno dei nostri problemi si trasformerà in un gradino che ci condurrà verso l’uscita. Anche nei momenti più duri e tristi possiamo risollevarci lasciando alle nostre spalle i problemi più grandi, anche se nessuno ci da una mano per aiutarci.
La vita andrà a buttarti addosso molta terra, ogni tipo di terra. Principalmente se sarai dentro un pozzo. Il segreto per uscire dal pozzo consiste semplicemente nello scuotersi di dosso la terra che si riceve e nel salirci sopra. Quindi, accetta la terra che ti tirano addosso, poiché essa può costituire la soluzione e non il problema."
Mi chiedo perché non abbia incluso anche un'illustrazione in AutoCAD del lavoro svolto dall'asino per emergere dal pozzo.
domenica 7 aprile 2013
sabato 6 aprile 2013
giovedì 4 aprile 2013
mercoledì 3 aprile 2013
A un certo punto, mi sono detto...
...ma perché farsi tanti scrupoli? Ricominciamo a pubblicare su questo blog, foss'anche roba di pessimo gusto.
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