Una cosa deve essere chiara: io lo faccio per puro divertimento. Senza sottintesi, senza alcuna pretesa di coerenza, e soprattutto libero dalla necessità di piacere ad alcuno.
Perché, quindi, pubblicare questa roba su internet? Possono queste pagine scritte a caso e disegnate storte innalzare la media qualitativa del web? Lo faranno sicuramente, ma non è questo il punto.
Fino a qualche anno fa esisteva il MetaPub: era un luogo nel quale incontrare gli amici e bere un paio di birre, sfogliando nel frattempo blocchetti pieni di disegni e riflessioni. Le riflessioni erano spesso paradossali, il che non vuol dire che fossero false; e i disegni spesso buffi, ma raramente idioti.
Adesso che siamo tutti sparpagliati, del MetaPub rimane solo il concetto - esteso però a comprendere tutti i parlanti la mia lingua che capiteranno da queste parti, e decideranno di fermarsi per un boccale.
Offre la casa.
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